Pavimenti in legno: tipologie e consigli da tenere a mente!

Linee guida e cose da sapere

Il pavimento in legno, oltre ad avere un fascino particolare e senza tempo, sta diventando nel corso degli anni, una scelta sempre più diffusa, anche per merito delle nuove tecniche produttive che hanno abbattuto notevolmente i costi.

Esistono tre diverse tipologie di pavimentazioni, ognuna con caratteristiche proprio:

  • legno massello, molto pregiato e levigato infinite volte durante la lavorazione, era quello più utilizzato fino a qualche decennio fa;
  • legno prefinito, multistrato, riesce a coniugare tutta la qualità estetica di un pavimento in legno massello con prestazioni tecniche superiori e un costo competitivo; questa tipologia di pavimento in legno è l’ideale in presenza di sistemi di riscaldamento a pavimento perché presenta una maggiore stabilità;
  • legno laminato, caratterizzato da fibre in legno impastate e incollate, sopra alle quali vengono stampati le venature e i colori del legno.

Errori da evitare:

-non considerare la durata
Qualsiasi parquet, sia in vero sia in finto legno, ha una durata nel tempo che è influenzata da vari fattori e non può essere assolutamente trascurata perché da questa dipende la bontà dell’investimento economico che si sceglie di fare in questa tipologia di pavimento. Questo parametro non dipende solo dalla qualità del prodotto scelto, ma più che altro dall’uso che ne fa: è necessario infatti prestare alcune accortezze tra cui evitare l’utilizzo di vaporelle o robot lavapavimenti, utilizzare un sapone detergente neutro con acqua calda e passare periodicamente con cere di mantenimento;

-scegliere il colore sbagliato
Parlare di “colore” del pavimento in parquet è inesatto, perché il legno, anche riprodotto nei laminati e vinilici, ha una serie di caratteristiche estetiche che non possono essere ignorate per capire quale sarà l’effetto finale. Per immaginare la resa finale del pavimento posato, è necessario considerare, oltre all’essenza di base, questi elementi: l’aspetto della superficie (capire quanto sono visibili le venature e i nodi del legno), le dimensioni di ogni singola doga, che daranno l’effetto finale una volta affiancate tra di loro e, infine, la presenza o meno della bisellatura, ovvero la via di fuga scavata nei bordi di ogni doga, che mette in risalto la “composizione” del pavimento.

-occhio agli abbinamenti!
Spesso non si presta attenzione all’abbinamento tra pavimento, porte e altri elementi di arredo: tuttavia, sarebbe un aspetto importante da tenere in considerazione poiché basterebbe creare continuità o stacco a seconda dei gusti.
Per i pavimenti di colore chiaro il consiglio è quello di scegliere porte nelle nuances del bianco, del grigio, del tortora o del legno naturale, mentre un pavimento dalle tinte scure starà benissimo con dei colori chiari in netto contrasto, evitando così un effetto troppo cupo fra le mura domestiche;

-rivolgersi a rivenditori non qualificati
Anche se l’intervento di posa flottante o con colla del parquet prefinito, può sembrare facile (alcuni optano addirittura per il fai-da-te), ci sono degli accorgimenti che solo un professionista del settore conosce: oltre a valutare lo stato del pavimento attuale e ad effettuare eventuali interventi di livellamento, un esperto saprà stendere i teli in modo ottimale (soprattutto per la posa flottante) e applicare i listoni di parquet con le giuste misure.

Ecco perché è importante affidarsi a degli esperti: scegli la professionalità e la consulenza di Bobo Group!
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